Informazioni
Parco delle Kentie e museo didattico annesso

Orario di apertura: da lunedi a sabato dalle ore 9.00 alle ore 13.00 , escluso i giorni festivi.

Visite guidate solo su prenotazione tramite fax 095 9702092 oppure ai numeri 3406730633, 3294282293.
Il giardino
La serra
Il museo
Il territorio
Galleria fotografica
Storia di Riposto
Link
Credits

Comune di Riposto
Dipartimento di Botanica

Università di Catania

Ideazione e supervisione: Pietro Pavone
Elaborazione testi: Cristina Salmeri

Fotografie: Federico Oste, Pietro Pavone,
Ivan Sanfilippo, Giuseppe Siracusa,
Giovanni Spampinato

Impaginazione: Tony Puma
Progetto web: Vettore Rinascimento

Contatti

Parco delle Kentie

Via Mario Carbonaro
95018 Riposto CT
Tel e fax 095 9702092
e-mail: parcokentie@yahoo.it

 
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Datteri

I datteri, per il loro elevato contenuto zuccherino, costituiscono un alimento fondamentale per le popolazioni del Nord Africa, Arabia, Persia, dove centinaia di varietà vengono coltivate per scopo commerciale. Le migliori qualità si distinguono in base alla provenienza, come i datteri alessandrini dell’Egitto, i Bassora del Golfo Persico, i Nefta della Tunisia, ecc. Una palma adulta e in buone condizioni può produrre da 40 a 80 kg di frutti. I grappoli vengono distaccati a mano e messi a seccare appesi all’ombra.
Dal punto di vista qualitativo si distinguono i datteri teneri, con polpa molle, molto zuccherina e traslucidi a maturità, e i datteri duri, a polpa secca, meno zuccherina e di consistenza farinosa. Le qualità più apprezzate, oggetto di commercio, sono quelle molli, particolarmente i Degla en nur o Deglet nur (datteri luce) della Tunisia, con polpa molto dolce.
Essi contengono in media il 55% di zuccheri, il 24% di acqua, piccole quantità di grassi, proteine e sali minerali.
Come frutta da tavola, i datteri arrivano in Europa raramente allo stato fresco, più spesso sono essiccati e imballati in cassette che hanno sul fondo un foglio di carta impermeabile. Da queste cassette vengono poi tolti e confezionati in scatolette più piccole, di legno o cartone, o in cestini.
Dai datteri di qualità più molle, difficilmente conservabili, si ottiene per compressione una specie di focaccia detta pane di datteri o pasta di datteri, utilizzata dalle carovane, da altri una specie di liquido sciropposo, noto come miele di datteri.
I datteri duri, infine, sono consumati solo nei luoghi di produzione, ridotti in farina per preparare, insieme a farina d’orzo, una specie di focaccia, detta pane del deserto.
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